La residenza denominata “Cal Piccino”, ubicata in posizione isolata di notevole pregio ambientale nel territorio dell’attuale Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro, l’antica “Valle del Duca”, era originariamente situata nell’ambito della Parrocchia di S. Andrea in Ocre di Urbania.
La denominazione dell’edificio deriva dal primo proprietario dello stesso, la Famiglia Piccinini, agiati possidenti della zona, ai quali si deve la costruzione del primo nucleo della residenza, probabilmente risalente ai secc. XVI-XVII, se pure non documentato. Nella prima metà del sec. XVIII, l’immobile passò in proprietà alla nobile famiglia Angeloni di Urbania, che si trasferì ad Urbino nel 1812. Ad Abbondio Angeloni, in particolare, si deve, nel periodo dal 1746 al 1751, l’edificazione della Cappella dedicata a S. Liborio, che fù inserita nel corpo del preesistente edificio rurale, al centro dell’ampio prospetto porticato.
La famiglia Angeloni dedicò particolari cure alla proprietà ed alla residenza stessa; nel corso del Sec. XIX per opera odi Abbondio Angeloni junior (personaggio noto nella storia locale in quanto perito agrimensore e autore di un trattato sulla ottimale conduzione agricola che costituisce un documento d’avanguardia per l’epoca) o di suo figlio Alessandro, Arcivescovo di Urbino, furono realizzati ampi interventi al fabbricato, ampliandolo e conferendogli, soprattutto all’interno, un assetto tipicamente ottocentesco. Nella sua attuale configurazione, l’edificio, costruito interamente in laterizio a vista, mostra comunque motivi di pregio, caratteristici di una residenza di campagna notevolmente qualificata che nel suo primo impianto potrebbe risalire all’età rinascimentale.
La costruzione, a corpo unico, fortemente allungato ed a un solo piano, evidenzia, nella parte centrale del prospetto, la facciata, lievemente aggettante della settecentesca cappella che funge da asse di simmetria rispetto alle due ali di fabbricato adiacenti. Queste ultime presentano, al piano terreno, un ampio porticato costituito da cinque arcate per parte, successivamente tamponate sull’ala destra (gli ambienti così ricavati sono ora adibiti a stalle e magazzini), al di sopra del quale l’edificio si eleva di un solo piano e mostra una serie di semplici finestre rettangolari, impostate su una cornice marcapiano in laterizio. Gli ambienti interni, distribuiti mediante vano scala centrale, illuminato da due lucernai, (che doveva originariamente suddividere l’abitazione dei proprietari da quelli della servitù), non mostrano particolari connotazioni, ma conservano nella loro integrità le caratteristiche costruttive, proprie dell’immobile, quali solai lignei, volte in cannicciata, pavimentazioni in cotto, ecc. Con l’estinzione della famiglia Angeloni, l’edificio passò di proprietà ai Conti Petrangolini di Urbino, dai quali tuttavia non fu mai usata come stabile abitazione di campagna. Con gli ulteriori passaggi di proprietà, l’edificio non sembra, in alcun modo, essere oggetto di particolari manutenzioni ed interventi, se si eccettuano quelli operati nella cappella nel 1861. Allo stato attuale le metrature sono le seguenti: PIANO INTERRATO mq 65,68; PIANO TERRA mq 717,50; PIANO PRIMO mq 673,06; PIANO SOTTOTETTO (h=> 180) mq 259,36; LOCALI ACCESSORI mq 84,32. Totale Superficie Lorda stato attuale : interrata mq 65,63; fuori terra mq 1734.24. Volume Stato Attuale mc. 5517,85. Esiste un progetto per la trasformazione di “Cal Piccino”, con cambio di destinazione d’uso, in Hotel-Ristorante. Altre informazioni, in Ufficio.